Conoscere il Prompt dei Comandi. CMD.

Conoscere il Prompt dei Comandi. CMD.

Il prompt dei comandi è sicuramente uno degli strumenti fondamentali per il controllo e la risoluzione dei problemi nei sistemi Windows e oggi cercherò di elencare comandi utili al troubleshooting.

Prima di iniziare è giusto settare per bene lo strumento che ci permette di interfacciarsi con la macchina via comandi scritti. Il prompt dei comandi, cmd.exe, può essere settato a nostro piacimento. Dallo sfondo, solitamente nero, alla grandezza dei font e, nelle ultime versione di Windows 10, anche trasparenza della finestra.
Una volta avviato il prompt digitando cmd sul menu di Windows o premendo sulla tastiera Win+R e digitando cmd ed Invio, tasto destro sul bordo della finestra e cliccare su proprietà.
Nella nuova finestra potremo settare al meglio il nostro prompt.

prompt

I comandi possono essere suddivisi in più categorie.

  • Comandi per il networking.
  • Comandi per l’amministrazione e il mantenimento del sistema.
  • Comandi per gestire i file.

Ogni categoria avrebbe varie sottocategorie ma lo scopo di questo articolo è quello di dare all’utente nozioni base sui comandi più utilizzati.

Per molti comandi è necessario avviare il prompt come amministratore. Cercare cmd, tasto Destro, eseguì come amministratore.

cmd

Comandi per il Networking

Uno dei comandi più usati per risolvere i più comuni problemi di rete è il comando Ping.
Ping 8.8.8.8 , ad esempio, invia dei pacchetti all’indirizzo 8.8.8.8 e misura il tempo di risposta dell’host. Utile per capire la latenza e il ritardo, viene spesso usato come “sonar” per capire se determinate macchine rispondono in rete.

Tracert è un altro vecchio comando preso in prestito da Unix (come il sopra descritto Ping).
Spesso la linea che unisce due macchina non è così lineare come sembra ma è divisa in segmenti o in termine tecnico “hops” da una macchina intermedia ad un altra.
Tracert ci mostra il percorso e gli host coinvolti. Ottimo per capire se un particolare segmento è causa di lentezza o cattiva connessione.

Pathping è una via di mezzo tra il ping e tracert.
Il comando ci darà in prima la lista degli “hops” necessari per raggiungere l’indirizzo (es. Google.com), poi il tempo per ogni segmento e salto da un host all’altro. Il tempo di esecuzione può essere lungo a seconda della quantità di salti e segmenti.

pathping

Netstat è un altro importante comando che serve a mostrare le connessioni TCP e porte utilizzate, statistiche sulla porta Ethernet, tabella di routing ecc.
Uno dei possibili utilizzi del comando è capire se un malware sta inviando dati o effettuando traffico su determinate porte stabilendo connessioni a nostra insaputa.
Netstat -a ci darà la lista di tutte le connessioni attive netstat -b ci darà il nomi degli eseguibili che effettuano determinata connessione. Ovviamente /? Dopo il comando ci darà tutte le info riguardo i comandi.

Lista di comandi Net.

  • Net accounts – ci da la possibilità di modificare il database utenti e le password.
  • Net computer – aggiunge o rimuove computer da un dominio.
  • Net config – ci mostra tutti i servizi configurabili.
  • Net continue – riprende un servizio messo in pausa con net pause.
  • Net file – ci mostra i nomi dei file condivisi aperti sul server.
  • Net group – aggiunge, ci mostra o modifica gruppi in dominio.
  • Net localgroup–  aggiunge, mostra o modifica gruppi locali.
  • Net pause – mette in pausa un servizio.
  • Net print – ci mostra informazioni sulle code di stampa o su un determinato lavoro di stampa.
  • Net session– ci da la lista e ci permette di disconnettere sessioni

  • Net share– ci mostra le stampanti e risorse condivise.
  • Net start– ci mostra e da la possibilità di avviare un servizio.
  • Net statistics– ci mostra statistiche su server e workstation.
  • Net stop– ferma servizi.
  • Net time– ci mostra e sincronizza orario.
  • Net use– mostra e gestisce connessioni remote.
  • Net user– crea utenti locali.
  • Net view–  ci mostra risorse e computer in rete.

Comandi vari per File e Sistema.

Per spostarsi all’interno delle cartelle si usa il comando CD. Esempio Cd.. ci porta indietro di una cartella. CD / ci porta alla directory principale del disco. CD c:\windows ad esempio, ci porta nella cartella Windows.

Move serve per spostare un file o cartella. La sintassi è: move c:\dir c:\temp .

Ren serve per rinominare file e cartelle e la sintassi è identica al comando move, ovvero:  ren c:\dir c:\temp .

Del cancella file e cartelle. Esempio del c:\temp1 elimina cartella temp1.

Copy file e cartelle. La sintassi è la stessa dei comandi sopra utilizzati.

Rd cancella una intera directory.

Tree ci mostra l’albero delle cartelle di una directory.

Xcopy copia file e l’intera struttura di una directory. Xcopy meriterebbe un capitolo a se.
Questo comando infatti è utilissimo negli scenari di backup e grazie alle sue tante opzioni è uno strumento potente e flessibile. Un esempio può essere copiare da una directory ad un’altra solo i file di più recente modifica. Esempio: xcopy c:\dirprincipale e:\dirbackup /D /E /C /R /H /I /K /Y . Questo comando copia tutti i file più recenti e nuovi incluse le sottocartelle. Copia i file di sola lettura quelli nascosti e ricrea la struttura nella dir di backup se alcune cartelle sono mancanti. Per tutte le opzioni leggere xcopy /? .

Dir visualizza l’elenco delle cartelle contenute nella directory dove si esegue il comando.

Chkdsk esegue uno Sandisk.

Mkdir crea una cartella.

Cls pulisce lo schermo.

Disable  disabilita un servizio o driver. (Da console di ripristino)

Enable avvia o abilita un servizio o driver. (Da console di ripristino)

Format formatta un disco. Come sempre leggere le opzioni con /?

Diskpart è un altro strumento importantissimo per la gestione dei dischi e delle sue partizioni. Si possono cambiare lettere alle unità e creare penne USB avviabili. Anche qui andrebbe aperto un capitolo apposito per trattare tutte le opzioni e possibilità che offre.
Di seguito un esempio di comandi per creare una USB bootable.
Dispart
List disk
Select disk ?   (numero che identifica la vostra pena drive)
Clean
Create partition primari
Select partition 1
Active
Format fs=ntfs quick label=”Nome da dare alla pennetta”
Exit

O ancora per cambiare lettera ad una partizione.

diskpart
List disk
Select disk ? (numero del disco che contiene la partizione alla quale volete cambiare lettera)
List partition
Select partition ? (numero della partizione che avete individuato con il comando precedente)
assign H (assegna la lettera H)
Exit

Questi sono alcuni comandi che possono fare la differenza tra il far ripartire una macchina ed evitare format e recupero dati.
In generale sapersi muovere senza interfaccia grafica in qualsiasi sistema sia Windows che Linux o Unix è prerogativa fondamentale per la risoluzione dei problemi. Alcuni dei comandi sopra riportati possono, se utilizzati in maniera sbagliata causare danni anche irreversibili al vostro sistema. Leggere sempre le istruzioni dei comandi con /? ed essere sempre sicuri di quello che stiamo facendo. Nel dubbio evitate di premere invio se il comando che avete scritto non sapete bene cosa faccia.

Come sempre rivolgetevi a noi in caso di dubbi o per consulenza.

Buon weekend.

 

 

 

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