Il Garante della privacy ha decretato, per gli utenti navigatori di internet, la cessazione della raccolta ed elaborazione dei dati personali via web, utilizzati per memorizzare ed analizzare gli usi ed i gusti degli internauti per poi venderli a scopo di marketing. Da oggi per procedere con la memorizzazione dei cookies, sarà necessario il consenso informato degli internauti, ben visibile nelle homepage dei siti, perchè si possano usare dati personali con finalità commerciali. Tale regolamento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Privacy, stop alla raccolta dei dati online senza consenso
Il regolamento si applica ad ogni attività volta al trattamento dei dati personali dell’utente per finalità di profilazione, che sia diversa da quelle necessarie per la fornitura del servizio (ad esempio, i filtri antispam o antivirus, gli strumenti per consentire ricerche testuali). Questa operazione potrà essere effettuata solo con il consenso informato dell’utente.
L’esplicito consenso alla raccolta dei dati deve essere “ben visibile” già dalla prima pagina del portale visitato e si applica a tutte le informazioni raccolte sull’utente per finalità di marketing, basate sui dati relativi all’uso della posta elettronica, ai social network, alla navigazione sul web, all’utilizzo di mappe o alla visualizzazione di contenuti multimediali.
Quindi oltre all’esplicito consenso per i cookies, anche, come sottolinea il Garante, per il “fingerprinting”, la costruzione, cioè, di “profili dell’utente sulla base di specifici parametri di impostazione del terminale o sulle modalità del suo utilizzo”.
Il consenso, inoltre, una volta dato potrà essere revocato in qualsiasi momento attraverso un link apposito, anch’esso “ben visibile“.
Non resta che vedere quali contromisure prenderanno i social network ed i servizi di posta elettronica per non perdere la grossa fetta di introiti che arriva dalla profilazione online dei propri utenti, rivendendo dati a scopo di marketing.
Recensione a cura di Giampaolo Ribaldi.